martedì 30 gennaio 2018

Breve racconto - Critica - Elogio dell'esperienza a FICO.

 L'autobus 35 mi fa scendere in Agraria, di fronte alla scuola di medicina veterinaria, un breve tratto a piedi mi separa dall'ingresso di quello che è "Un grosso centro commerciale con, al suo interno,eventi ricreativi, didattici e luoghi di divertimento", utili soprattutto a ragazzi in età scolare... spero organizzino gite scolastiche perché tutto il contesto è ricco di informazioni educative per le piccole menti ancora acerbe di vita.
 Nonchè per le famiglie.. utile per trovare motivo di scoperta e aggregazione con i loro pargoli se dovete scegliere un centro commerciale dove passare il week end almeno questo vi crea alternative.

Per tutto il pomeriggio mi è rimbalzata in mente una domanda che ho posto a tutti quelli che hanno conversa
to con me: "Com'è lavorare in una vetrina? Sotto lo sguardo critico-ammirato-incuriosito delle persone ignari o capaci nel tuo operato?" Personalmente mi sentirei come un pesce in un acquario...Pare che siano tutti maggiormente in tensione, soprattutto durante il week end dove l'affluenza di gente è maggiore.


Altro motivo per far visitare questo luogo ai piccoli umani è la presenza degli animali,un cucciolo nato da poco, con poche ore di vita era presente durante la mia visita. A fico sono presenti vari recinti e vari animali, l'esposizione di frutteti, ulivi edi agrumi Siciliani ti fanno assaporare il gusto delle varietà geografiche presenti in Italia.

Peccato però che lo spazio esterno è ridotto e gli animali hanno poco spazio per girare e godersi il soggiorno in un luogo dove avranno sempre cibo e coccole.
La giornata uggiosa del secondo giorno della merla rende l'esterno non molto attrattivo e i frutteti appisolati dalla stagione si godono il letargo per regalare colori intensi al risveglio nella primavera.

Ora... dovrei riempire di immagini l'articolo per darvi un'idea reale delle particolarità del posto... varie opere d'arte sono collocate nei negozi, molto graziose tre chicchi di ulivo e la classica rappresentazione delle bottiglie di vetro che formano un albero, simbolo di una concreta lotta al reciclo essendo questo materiale, completamente reciclabile.
Articoli curiosi e una parete disegnata con i cioccolatini rendono curiosità e ammirazione per chi è riuscito a mettere in moto una struttura così variopinta.
 La voluta non presenza di alcuni marchi storici come la Coca cola ha dato spazio a marche come quella a fianco che ha attirato la mia attenzione ma non il mio portafoglio perciò non so dirvi come sia il sapore.. Essendo un centro dove si predilige la cultura gastronomica in senso di salute e caratteristiche regionali, marche come "Coca Cola" o "Nutella" non sono state invitate perché nocive se utilizzate in eccesso.
 Ho letto alcune recensioni e, la maggior parte, lo ritiene un centro caro e non alla portata di tutti... effettivamente economico non lo è ma, alcuni articoli sono in linea con quelli salutari presenti in qualsiasi centro commerciale... ovvio.. non è un discount!

Sicuramente non son tutti fiori quelli che spuntano a fico.... le spine si possono notare fin dall'ingresso. Non sonosco il servizio parcheggio se non da ciò che ho letto, non conosco il servizio bus diretto che ti porta direttamente in ingresso ma, penso che dovrebbero far qualcosa per chi sceglie di arrivare con un semplice autobus di linea (il numero 35).
Arrivo a quella che è l'uscita del baraccone, si può anche entrare e mi trovo di fronte all'ufficio postale che si trova all'interno, insomma percorro il centro al contrario e mi soffermo su quelli che sono i negozi, tra cui quello di casalingh, molte curiosità attirano la mia attenzione come la cucina della smeg nel cofano dell'automobile, o albuni articoli in stile moderno.
Vari sono gli accostamenti con le auto e i motori nelle esposizioni e nel decoro artistico dei negozi, la cura è stata veramente scrupolosa, le aree di sosta sono situate in vari spazi dislocati in modo uniforme ma non si capisce se ci si può sedere o se sono nicchie riservate agli sponsor presenti.
Non ci sono tavolini per chi il pranzo se lo porta "al sacco" ma solo ristoranti dedicati a un prodotto specifico come il ristorante dell'uovo!
Piccola dimenticanza... tutti i prodotti alimentari vengono prodotti con un'autoalimentazione interna, nulla arriva da fuori ma tutto viene fabbricato e prodotto con gli articoli delle varie aziende presenti.

Tra le varie ricerche eccomi a quella di un negozio di The, possibile che a Fico non sia presente? chiedo informazioni e... si... scopro che non hanno previsto infusi per questo luogo se non quelli commercialmente presenti nel marchet in uscita.
L'addetto a cui ho chiesto l'informazione mi comunica che è presente un negozio dove distillano essenze e mi consiglia di "farci un salto" per verificare se trattano anche quelle commestibili... così mi avvicino...
Scopro che si tratta del negozio che avevo evitato credendolo a puro fine estetico e di bellezza.
Ebbene... questo negozio mi puzza di truffa: da ciò che ho appreso dall signore pelato e dalla cinese i prodotti che vendono sono tutti fabbricati sulla base dell'estratto di essenza ma, nell'etichetta dei prodotti, risulta diversa la realtà. Senza contare che, chi produce in loco, ha i laboratori... ambiente escluso in questo luogo... carina il macchinario per estrarre le essenze... hanno rosmarino, salvia, menta... odori che non penso che siano compatibili con uno shampoo....

giovedì 25 gennaio 2018

Il Cane, il Lupo e Dio. - Folco Terziani.

Il cane, da sempre abituato alle comodità e alle sicurezze della vita domestica, si ritrova improvvisamente abbandonato per strada,convinto che senza il suo amato padrone non riuscirà a sopravvivere. Appare allora un lupo misterioso che lo condurrà alla scoperta della natura selvaggia che la città nasconde e proibisce. Comincia così un lungo pellegrinaggio, un viaggio iniziatico verso nord in compagnia di un branco di lupi, attraverso grotte, cascate, boschi, monti e tempeste di fulmini. Per sopravvivere il cane imparerà suo malgrado a cacciare e sarà costretto ad affrontare moltissimi pericoli, sino all'arrivo della bianchissima Montagna della Luna dove, immerso nella luce accecante dei ghiacciai, dovrà finalmente confrontarsi con la domanda più grande di tutte ( il corvo che da sempre ha seguito la generazione di Lupi si offre di farsi mangiare in segno di riconoscimento per un fatto accaduto).
In una straordinaria armonia di parole e immagini (semplicemente armoniche), una storia semplice e profonda sulla natura, l'amicizia e il senso del divino.